Meme a scuola: stimolare la partecipazione e la creatività
I meme sono davvero un linguaggio nuovo? Oppure obbediscono a regole antichissime, connaturate alla creatività umana? La scrittura del meme […] Scopri di più
Cosa imparerai
- Promuovere l’utilizzo di contenuti digitali per favorire una nuova tipologia di interazione e coinvolgimento nel processo formativo e di insegnamento;
- stimolare la partecipazione attiva e il dibattito attraverso la potenza figurativa dei meme;
- comprendere la natura storica dei meme e inserirli in una prospettiva culturale che travalica la semplice logica del web e dei social media.
Descrizione del corso
I meme sono davvero un linguaggio nuovo? Oppure obbediscono a regole antichissime, connaturate alla creatività umana?
La scrittura del meme si deve necessariamente confrontare con i social media: lo scrittore fa un patto con l’algoritmo, che lo vincola all’attualità e al feedback. Infatti, insieme al mezzo di comunicazione, anche il lettore è cambiato ed è passato allo scroll e ha quindi una soglia dell’attenzione molto più bassa.
Ma se l’evoluzione naturale segue sempre gli stessi principi, anche per i meme varrà lo stesso principio che ha portato fino a noi l’opera di Omero?
L’uso di queste nuove forme di scrittura in classe può generare processi di apprendimento ancora poco esplorati, che si inseriscono con coerenza nello scenario di un linguaggio moderno, più vicino alle esigenze di una generazione che nei meme riconosce nuovi codici figurativi. La potenza comunicativa delle immagini può diventare, per l’insegnante, una risorsa da utilizzare per stimolare l’interesse e la partecipazione anche grazie alla ricchezza di riferimenti pop che si annidano nella struttura dei meme. Il larghissimo campo di azione in cui si muovono i linguaggi del web e dei social media non sono quindi da considerare come un rischio di allontanamento dall’esercizio critico e banalizzazione dei concetti, bensì come un ampliamento delle tecniche e delle metodologie di comunicazione e di insegnamento.
In questo corso sull’utilizzo dei meme a scuola come strumento per stimolare la partecipazione e la creatività, Giulio Armeni, in arte Filosofia Coatta, partirà dalla sua esperienza di scrittore geneticamente modificato dai social e mostrerà come questo nuova tendenza di scrittura può essere inserita in un contesto didattico, stimolando la partecipazione attiva al dibattito e al confronto in classe e non solo.
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Docente / Giulio Armeni (Filosofia Coatta)
Giulio Armeni è scrittore, comico e memer. Dal 2010 gestisce il progetto satirico Filosofia Coatta, che tra Instagram, Facebook e Tiktok conta più di 220.000 follower, ma se fossero tutti bot? Ha collaborato tra gli altri con Scuola Holden, Lucy – sulla cultura, Domani, e VivaRai2! . Ha pubblicato «Manuale di filosofia coatta» (2019) per Momo Edizioni, e «Memeromanzo» (2023) per People Pub. Dal 2022 porta in scena il suo primo meme-show, «Fuga dall’Algoritmo». Nel 2023 ha vinto il Premio Satira ed è stato inserito a tradimento nella lista dei Forbes Under 30 italiani.
A chi è rivolto il corso
- Docenti scuola secondaria I grado
- Docenti scuola secondaria II grado
Obiettivi
- Scoprire qual è il meccanismo che fa funzionare i meme;
- comprendere come la scrittura dei meme si adatta ai social media;
- capire come i meme possono essere utilizzati a fini didattici;
- favorire la partecipazione attiva da parte degli studenti e delle studentesse attraverso nuovi linguaggi.
Programma del corso
Meme a scuola: stimolare la partecipazione e la creatività
-
Giocare coi meme, giocare con le idee
09:07
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L’habitat del memeAbbonati a Edulia
06:24
-
Il meme e la reiterazione
09:17
-
Il meme e la comunità
08:03
-
Il meme e le maschere
11:13
-
I meme e la scrittura del futuro
09:45
-
Dimmelo con un meme
07:44