La lingua è uno strumento potente: crea la realtà e plasma i nostri immaginari, per questo deve essere usata con consapevolezza. Essa può agire come un ponte che permette di creare collegamenti tra soggetti diversi, ma può anche diventare un muro quando estromette persone che per motivi di genere, etnici o di neuroatipicità non sono ammesse all’interno del discorso. A scuola, però, di linguaggio inclusivo se ne parla poco. I ragazzi e le ragazze ne sono consapevoli e cercano di portare le loro istanze anche all’interno della classe, sottolineando l’importanza di usare un linguaggio che non discrimini le categorie marginalizzate.
Questo corso si propone di aiutare docenti di ogni ordine e grado a comprendere cosa significa parlare di linguaggio inclusivo, introducendolo progressivamente nelle proprie lezioni, attraverso un esercizio di meta-riflessione, che spinga a osservare criticamente le parole usate, spesso adoperate perché «si è sempre detto così».
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